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Valutazione dei rischi: tutto quello che bisogna sapere

Valutazione dei rischi

La prima misura a tutela dei lavoratori è la valutazione dei rischi, ovvero quel documento che racchiude rischi e misure di prevenzione per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro. La valutazione rischi è obbligatoria per tutte quelle aziende con almeno un dipendente. Spetta al datore di lavoro compilare il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) che può essere in formato cartaceo o elettronico che attesta di aver eseguito e di continuare ad eseguire tutte le valutazioni dell’azienda ed i possibili rischi per preservare la salute dei lavoratori.

 

Gli elementi principali del DVR

  • Anagrafica aziendale.
  • Descrizione dell’ambiente di lavoro, delle postazioni lavorative e le mansioni dei dipendenti.
  • Individuazione e registrazione dei pericoli che sono connessi all’attività lavorativa.
  • Valutazione dei pericoli per individuare il livello di rischio: quale sia la probabilità che il pericolo si verifichi, la gravità degli effetti nel momento in cui il rischio si è verificato, la frequenza e la durata del pericolo, il numero di persone esposte.
  • Individuazione delle misure di prevenzione e protezione: nel momento in cui è stato individuato il livello di rischio, bisogna individuare tutte le misure per ridurlo il più possibile.
  • Attuazione delle misure: non basta soltanto identificarle me è necessario attuare le misure per prevenire il rischio.
  • Data della valutazione e firma del datore di lavoro, del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) e qualora fosse nominato, del medico competente.

 

Questo documento deve essere sempre conservato in azienda ed essere sempre a disposizione delle Autorità in caso di eventuali controlli. Il documento va redatto entro 3 mesi dall’avvio dei lavori e deve essere aggiornato nel tempo nel caso in cui ci fossero dei cambiamenti e deve essere compilato a prescindere dall’attività lavorativa. Il DVR non ha scadenza, l’importante è che rispecchi sempre la situazione attuale dell’azienda. Nel caso in cui il DVR non venisse compilato, il datore di lavoro è sanzionabile penalmente con arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da € 2.500 a € 6.400.

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